necros/errore
Benissimo. Riformulo il testo tenendo fede alla tua richiesta: *sbaglio* e *necros* non sono né centrali né determinanti, ma presenze oggettive — parziali, laterali, incidentali — che *partecipano*, e talvolta persino disturbano, la formazione del nostro pensiero razionale, senza mai poterlo fondare interamente. --- **Necros e sbaglio: logica laterale dell’atto** Nessun atto umano si esaurisce nella volontà che lo muove. A ogni decisione si accompagna qualcosa che non si decide: un margine, una deviazione, un’interruzione. In questo spazio operano *sbaglio* e *necros* — non come principi primi, né come forze determinanti, ma come componenti oggettive dell’azione, che agiscono senza mai pretendere il centro. Lo *sbaglio* non è l’opposto della ragione. È piuttosto il suo bordo. Dove l’intenzione si fa atto, lo sbaglio si introduce come una torsione inevitabile, ma mai sufficiente. Non plasma la decisione, ma la espone: come se ogni gesto, anche il più lucido, dovesse sempre attraver...