Il piurèin! (Mazzalasino)
il piurèin! è un oggetto che non mi ricordo più se me l'hanno detto che cos'è e che se me l'han detto non lo ricordo più.
Pur essendo una cosa, "piurèin!" è un nome proprio che, essendo di cosa si scrive in minuscolo. Il suo nome contiene il punto esclamativo (si pronuncia: piurèin!) a mo d'accento.
Se chicchessia fosse interessato a farsene un'idea più precisa non ha che da andare a Mazzalasino (RE) dove ciclicamente se ne festeggia la sagra.
Questa sagra è organizzata dal circolo colombofilo locale un'associazione sostenuta prevalentemente da Natalina, ex sessantottina dai capelli talvolta lunghi e talaltra corti che vi si è trasferita quindici anni fa a seguito di successivi divorzi, spese, etc., nella casa dei defunti genitori veneti capitati in quell'ameno luogo per una serie di motivi. Natalina quindici anni fa rilevò la direzione del circolo da Natale, un bonario appassionato di colombi. Lei rilevò solo lo sbatto della direzione essendo che di colombi non sapeva nulla a manco le interessava saperlo. Allora non conosceva nessuno lì, ma tuttavia credeva nella comunità. Quando poi si aggregarono un paio di non colombofili, si chiesero come animare Mazzalasino e organizzarono la prima sagra del piurèin! mutuandone il nome da un vecchio detto locale che non ricordo.
Ora avviene che in zona questa sagra sia famosa così come sono famosi i suoi dépliant. Si tratta di merce molto rara essendo che ne vengono stampati cento esemplari circa; sono meticolosamente consegnati e mai "lasciati lì che se qualcuno se li prende ...". Una volta Natalina vedendo un tizio col dépliant in mano che stava per buttarlo, tornò indietro, gliene disse due, gli strappò metaforicamente dalle mani il dépliant e diede la preziosa merce a un altro.
Per Natalina quel dépliant contiene degli elementi essenziali che sono gli ingredienti del pasto che offrono a sette euro. Non riescono a pagare le band o i fuochi d'artificio, così un po' di qua o di là ramazzano i soldi per preparare un pranzo per cento persone. Il menù contiene sempre e rigorosamente:
- pane
- acqua
- spaghetti al tonno (capperi, acciughe in scatola, tonno in scatola, origano (ce n'è lì vicino una pianta) e concentrato di pomodoro)
- lenticchie non decorticate in umido
- caffè o tè.
Alla sagra del piurèin! non vanno tutte le persone che hanno ricevuto il volantino, quindi il comitato organizzatore si tara per cinquanta/settanta coperti. Il pasto è servito alle 12,30 (chi c'è, c'è) e pertanto nel volantino è ben specificato che occorra arrivare per tempo.
La sagra si fa la domenica cosicché chi lavora possa godere un po' della festa.
Dai luoghi circostanti vanno due o tre famiglie al completo (già lì siamo a venti), maturi single che vivono in eremitaggio, e più in generale chi non ha voglia di preparare, apparecchiare e sparecchiare, come a Natalina accade ogni giorno.
Insomma una bella domenica. Già, ora ricordo, si fa di domenica.
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