Pääbo (Mazzalasino)
La storiografia più recente, anche grazie agli anche loro recenti scavi nell'alveo del Tresinaro col relativo reperimento di un manufatto (un uncinetto) che porta le tracce genetiche di quello che sembrerebbe l'anello mancante tra denisova, neanderthal e sapiens, particolare che avremo cura di trattare in questa trattazione intrattenente,, sostiene, non senza detrattori, così come ipotizzato all'epoca da Cremo Artemelli arciduca di Mazzalasino [CAADM] nel suo trattato "Mazzalasino caput mundi" [MCP] che la Via della Seta [VDS] finisse proprio lì, a Mazzalasino. Dopo una dotta dissertazione, talmente dotta che mi ci son perso, in cui CAADM sostiene che l'epicentro delle lingue indoeuropee sia Mazzalasino indicando nel dettaglio, la propalazione dell'idioma locale prima nei territori dell'attuale Scandiano e quindi nell' intera provincia e poi in tutto l' areale emiliano e, infine, nel resto d'Europa e India, con una tecnica che anche oggi farebbe impallidire Pääbo, CAADM riesce a dimostrare in MCP che le tracce genetiche sull'uncinetto, provengano dal fondo della terza strada a sinistra dopo il cartello Pechino per chi provenga da Langfang. Sostiene CAADM che dalle sue analisi la persona (un maschio adulto di ventun anni in buona salute), attraverso un rito, sapeva di essere predestinato ad esser l'ultimo percorritore del VDS.
Commenti
Posta un commento