Confesso di possedere un'automobile. Ritengo che questo non appaia a nessuno una questione importante. Per come la vedo non appare importante poich'è normale. Per come la vedo le cose ritenute normali sono importanti, talmente importanti che andrebbero discusse, dibattute molto più di quelle anormali, di cui spesso si discute e dibatte. Ognuna di noi persone ritiene di fare un uso normale dell'auto, quell'oggetto che si è modificato nel corso del tempo. Al tempo attuale, il vero prestigio di un' auto non sta più sotto il cofano misurato in HP o Newton, ma dentro l'abitacolo e lo si misura in pollici. Il fatto che i monitor siano divenuti così importanti, dà conto di quanto sia diventato noioso guidare una macchina. Dà conto altresì di quanta poca attenzione si presti durante la guida e pertanto, per come la vedo, la guida autonoma dovrebbe essere il vero gadget su cui puntare. L'intelligenza artificiosa non ambisce a starsene seduta su un divano a ragionando attorno ai massimi sistemi, sa sempre dov'è e che strada percorrere per andare là, dove si vuole andare.
Macaca
Io non so bene cosa sia l’anima, ma ho scoperto che basta usare in modo paradossale la relazione tra due parole o concetti per ottenere un “effetto anima”. A me, quest’effetto basta. Come un toro seduto qualsiasi, ma senza che altri me l'abbiano assegnato, ho individuato il mio animale totemico. È un giochino che faccio da un po’, per celia e per paradosso. Un gioco senza fini di lucro e consiste nel dire che ho un’anima macaca, una rhesus come la "RHesus" del fattore Rh. Come la rhesus del fattore Rh è femmina ed il perché sia femmina può essere spiegato immaginando di tenere invece ingabbiato dalla nascita un macaco maschio, noto per la sua cialtroneria. L’ampia visione del femminile della mia macaca, s’è andata sfuocando con l’età, gli antidoti, le medicine, i test, le tracce di sutura. Ora è uscita dalla gabbia ed è in pensione, basta test. È stata messa in una gabbia più ampia, l'ho conosciuta lì, e con lei ci sono altre reduci. Non saprei dire cosa aspettino, ma...
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