Si può dire che chatgpt abbia uno stile narrativo. Se gli chiedi di un cioccolatino, di una bici, se ti ama, risponde sempre con un canone logico:
Premessa
qualcosadeltipo, bella domanda
Analisi
Dei tipi di cioccolatini, di bici, di amori.
Sintesi
qualcosadeltipo, tutto bene, tutto bello.
Banalotto insomma ... lo stile narrativo.
Ma chiaro.
Con cappelle e limiti.
Ma chiaro.
È chiaro perché dà delle informazioni con questo stile banalotto. Con l'aggiunta di una cortesia amicale che imbarazza (chi sei? cazzo vuoi?) salvo poi dicendoci: bella domanda, farci elargire una miglior disposizione.
L'analisi che fa contiene: cose che non sapevamo, che sapevamo ma le avevamo dimenticate, cose ovvie. Messe lì, chiare.
Poi ci saluta lasciandoci il sapore d'esser stati dei gran fighi.
Un sapore dolce. Un po' stucchevole. Banalotto.
Mi sono accorto, facendo dei test drive, che tuttavia si può tentare di usarlo per scrivere qualcosa, questo nuovo calamaio. È molto difficile impugnare la penna (chatgpt è un discolo, se gli dai dei parametri comportamentali tipo staizitto! lui non ce la fa) tuttavia (coi suoi canoni) dà risposte e sono appunto 'ste risposte il testo. Le domande scritte che l'hanno generato, non appaiono.
Costruire un meta-racconto con le risposte banalotte di un allievo discolo.
Commenti
Posta un commento