Alle 2h14'32" una donna girava insonne per casa, un uomo sognava di mettere un piede in fallo e precipitare, si sarebbe svegliato agitato dopo 33",, una ragazza aveva appena avuto la certezza che il suo bambino aveva di nuovo pisciato nel letto. In nessuno di questi luoghi tuttavia, e neppure negli altri, aleggiava un profumo crudo di té comprato a barattoli da mezzo chilo e pizzicato dentro l'ampia tazza coll'acqua bollente, il qual té, in infusione da circa un minuto (cinquantasei secondi), aveva iniziato a rilasciare i suoi benefici malefici, così almeno l'uomo pensava. Alle due e quattordici e trentadue, il té nel suo insieme di acqua e foglie secche dunque, poteva esser bevuto ma non tutto, non tutto in quell'attimo ch'era oramai passato. Così almeno l'uomo pensava.
Macaca
Io non so bene cosa sia l’anima, ma ho scoperto che basta usare in modo paradossale la relazione tra due parole o concetti per ottenere un “effetto anima”. A me, quest’effetto basta. Come un toro seduto qualsiasi, ma senza che altri me l'abbiano assegnato, ho individuato il mio animale totemico. È un giochino che faccio da un po’, per celia e per paradosso. Un gioco senza fini di lucro e consiste nel dire che ho un’anima macaca, una rhesus come la "RHesus" del fattore Rh. Come la rhesus del fattore Rh è femmina ed il perché sia femmina può essere spiegato immaginando di tenere invece ingabbiato dalla nascita un macaco maschio, noto per la sua cialtroneria. L’ampia visione del femminile della mia macaca, s’è andata sfuocando con l’età, gli antidoti, le medicine, i test, le tracce di sutura. Ora è uscita dalla gabbia ed è in pensione, basta test. È stata messa in una gabbia più ampia, l'ho conosciuta lì, e con lei ci sono altre reduci. Non saprei dire cosa aspettino, ma...
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