Io degli ufo me ne infischio.

Se però a un certo punto noi umani fossimo tutti convinti che gli ufos esistessero e venisse imposto da tutte le leggi del pianeta, ad ognuna di noi persone, di andare a caccia di ufos tre quarti d'ora al giorno, c'ho già un posticino: seduto sul sofà. A sonnecchiare.

C'avrei le stesse possibilità di trovarli che c'hanno gli altri.

Ora, non sono un matematico, vado a spanne, tuttavia ne avrei, di possibilità, non dico come gli altri, non dico di più, tuttavia un numero da campionatomondiale.

Faccio i conti della serva:

Premesso che noi umani siamo ciechi e sordi a determinate lunghezze d'onda che altre forme animali frequentano, è pensabile che a una zanzara la nona di Beethoven gli faccia una pippa non perché è scema, ma perché non la sente come noi (poi magari quella zanzara lì è proprio quella scema); la nona su cd, per lei può essere un' altra cosa rispetto alla nona riprodotta da uno smartfon. Comunque la zanzara potrebbe non sentirne la metà (sopra/sotto determinate frequenze) e pertanto il senso della nona per una zanzara e per una persona è quantomeno diverso. Facile immaginare una forma di vita totalmente sorda che non è che non capisce la nona ma che proprio non la sente. Che pace! Che silenzio esclamerebbe questa forma di vita grattandosi (non so bene con cosa) la pancia (se ce l'ha). Facile pensare anche a una qualche forma di vita, che magari vive in questo tondo angolo dell' universo da milioni di anni, che magari non sa neanche che esistiamo, non ci sente, non si è evoluta per percepire l'energia suono/luce che noi cosi distinguiamo, per quei due apparati.

Il preambolo è lungo, la conclusione no.

Così magari gli ufos son qui sul mio sofà che saltellano e strepitano, ma c'ho talmente sonno che se esistessero non li sentirei e quando dormo non mi sveglierebbero neanche se lo facessero per magari milioni di anni. Fanculo le probabilità.

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