Simbionti

Si tratta di una parola ch'è omologa a: con-viventi. Non si tratta di un semplice matrimonio o di una scelta di vita, così come la società umana l'intende, bensì di una relazione basale. Per semplicità, non certo perché sia vero, postulo il caso di una simbiosi tra due sole forme di vita: A e π.

Sia π che A sono, nelle loro immaginate unicità, simbionti cioè elementi di una [semplificata] simbiosi.

I simboli [vocabolo che non ho scelto a caso] sono scelti a caso in ordine di apparenza: A, il primo che mi è venuto in mente; π, il più bello. Insomma non hanno una valenza cosicché in questo esempio semplificato attribuirò al più piccolo il simbolo A.

π è un essere umano di qualsiasi genere mentre l'altro è un procariota, una dei tanti tre i quattro o cinque chili e dei molteplici tipi che ci portiamo costantemente appresso. 

Si pensa che A sia una delle prime forme di vita apparse in questo tondo angolo dell'universo. Parliamo di miliardi di anni.

Il genere π ha un paio di milioni di anni, anche se noi nello specifico siam qua da due-trecentomila.

Ora avviene un fatto curioso cioè che π, che in una scala temporale ha una dimensione quantomeno risibile, supponga d'essere, dell'essere che appare in questa simbiosi semplificata, l'elemento centrale.

Bizzarro.


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