Sovrappensièro
Leggendone l'etimologia ho scoperto di questa parola (che io pronuncio così) un significato differente rispetto a come io la uso: persona talmente assorta nei suoi pensieri da non accorgersi di quel che intorno le accade.
Io l'ho sempre usata quando mi accorgevo di commettere un errore perché non stavo pensando a quel che facevo (pensavo ad altro).
C'è ovviamente un analogia ma il mio significato si scosta da quello treccanesco poiché dà per implicito l'errore.
L'errore è sempre una cosa che mi suscita interesse. Traspare nell'errore qualcosa di vero che a me appare più vero ancora. Nel mio significato di sovrappensièro si incontrano, attraverso la lettura di un'azione, l'urgenza di un pensiero che sta altrove e quella di un movimento necessario. Entrambi sono per noi irrinunciabili in quell'attimo. La loro somma è un fallimento. Il loro esistere una meraviglia.
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